Difficile evitare patetici ricordi legati a questo Ristorante. 22 anni? Si, direi che puo’ essere il giusto periodo che mi vede frequentare questa chiassosa e sempre piena trattoria nella ” reggiana ” confinante col carpigiano. Il locale e’ circondato dal verde, molto grande, ampio parcheggio, bellissima veranda estiva e credo almeno 150 coperti. Quando la mia famiglia e’ in astinenza da tortello, vista la mancanza oramai assodata nella nostra citta’, i 10 minuti di macchina che ci separano diventano la scalata di un bimbo verso il vasetto della Nutella. Mai in tutti questi anni mi e’ stato presentato un menu’, men che meno una carta dei vini. Potete comunque scegliere tra vari primi e secondi della tradizione, bevendo anche qualche etichetta particolare, basta guardare il frigo dei vini e scegliere..Il servizio, soprattutto al piano terra, e’ a dir poco Naif, grazie alla presenza di un cameriere che al primo impatto brucereste vivo, ma che con gli anni e’ diventato quasi simpatico.

Oggi siamo al piano di sopra, in una bolgia che ricorda le feste di partito estive. Non riusciamo a comunicare tra di noi, ma qui si vien per mangiare da 73 anni. Le scelte sono praticamente inevitabili. Cappelletti in brodo, tortelli verdi (ricetta reggiana, solo spinaci, biete, parmigiano e pochissima ricotta), di zucca, gnocco, tigelle e salumi. Lambrusco reggiano per lavarsi il palato.

I tortelli sono sempre uguali, eccezionali. Il ripieno e’ una successione di sapori amalgamata benissimo, non eccedono nel sapore e la dolcezza della ricotta compensa la sapidita’ del parmigiano. La pasta e’ gialla, tirata la mattina o al momento e la cottura e’ semplicemente perfetta. Rigorosamente burro e salvia. Siamo quasi ai livelli di mia madre..Idem per quelli di zucca, apoteosi con il soffritto.

Ci si potrebbe gia’ accontentare cosi’ perche’ le porzioni sono piu’ che abbondanti. Ma la domenica e’ sacrosantemente dedicata al sollazzo della pancia e del palato, quindi si esagera. Un assaggio di cappelletti, con un brodo piu’ che discreto, ci stimola lo stomaco prima del gran finale.

Con gli ottimi salumi arrivano Mister gnocco e Miss tigella, il primo perfettamente cotto, nessuna goccia di olio. Morbidissimo e leggermente croccante. La tigella e’ abbastanza particolare perche’ rispetto a quella della zona montanara modenese (crescentina), e’ piu’ assimilabile al pane. La pasta e’ diversa. Molto buona ma difficile da concepire per chi e’ abituato ad altri colli.

In conclusione, una tappa che non lascia mai delusi. Non pensate al caos, sempre presente, ed alla confusione, ma concentratevi sul cibo che secondo il mio modestissimo parere vale la pena di assaggiare. Bonus sicuramente per la velocita’ del servizio. In vita mia l’ho sempre trovato pieno zeppo di clienti ma non ho mai dovuto aspettare un minuto in piu’ di quello che avrei dovuto. Unica nota stonata della giornata, il conto. Mai avevo speso cosi’ tanto. Mi spiego meglio, abituato ai 55 max 65 euro in tre, oggi ne sono volati via 72..Mah!
Trattoria Cognento
via Picenardi, 11
42012 Campagnola Emilia
tel. e fax 0522 653828
Massimo Barbolini