Difficilmente bisso i rapporti eno gastronomici on line (escluso “ Ai Due Platani “), ma oggi faccio una eccezione per la Trattoria Cantone. Gli strichetti col ragu’ di coniglio e pomodorini sono degni della cucina di mia nonna. Basito. Carne del coniglio morbida e sugosa, neanche tanto unta. Abbinamento perfetto, cottura mondiale con il centro dello strichetto leggermente duro come Ginesta comandava. Molto degni di nota anche l’antipasto misto con salame d’altri tempi, cipollotti al balsamico da urlo e buone verdure alla griglia. Regolari i tortellini in brodo, si perche’ c’e’ un gusto a mangiarli quando ci sono giornate come quelle di ieri che non ne avete un’ idea. Lode pure alla punta di vitello al forno con patate. L’ Acino l’ho preso per attacco di depressione quando ho chiesto i Sorbara che avevano, e’ buono ma oramai mi ha stancato. Servizio cordialissimo, puntuale e preciso. Conto del secolo scorso.
Indirizzo inevitabile per appassionati, unica pecca l’aria condizionata indecente, la prossima volta non mi siedo.

Massimo Barbolini