Venerdì 20 marzo 2009 mi sono recato con amici a Riccione per festeggiare l’ addio al celibato di Luciano e Simone. Organizzata ormai da mesi, confidavamo nelle condizioni atmosferiche favorevoli.Purtroppo al nostro arrivo il vento soffiava a 30 nodi (circa 50 km/h) abbiamo quindi deciso di buttarci “solamente” su cibo e vino!!Devo dire che francamente preferisco di gran lunga Riccione a Milano M., (non essendo comunque amante della riviera adriatica),negli ultimi anni la città è stata sistemata veramente bene , organizzatissima soprattutto dal punto di vista parcheggi. Cosa che non succede in tante altre località. La cena di venerdì era stata organizzata al Ristorante Il Pescatore, proprio di fronte al più famoso “La Brasserie”, ristorante sulla quale vetrata con vista sull’ esterno è caduto il mio occhio mentre passavamo per recarci al Pescatore appunto.All’ ingresso si presenta un acquario con dentro ammassati crostacei vari, premesso che non mi faccio problemi a consumare un qualsiasi tipo di pesce o animale, ma erano effettivamente molto fissi con poco spazio per muoversi e la cosa non era bellissima da vedere. Il nostro era un grande tavolo rettangolare proprio sulla sinistra dell’ ingresso, posizione molto felice, quasi appartati se mi passate il termine. Per le ordinazioni e soprattutto per evitare confusione , abbiamo optato, come si usa solitamente in grandi tavolate, di scegliere un menù uguale per tutti.Mentre attendiamo gli antipasti ci viene servita dell’ ottima focaccina con pomodoro. Come vini optiamo per Magnum di Cà del Bosco Prestige e Magnum di Cuvee Bellavista (non amo particolarmente nessuno dei 2).All’arrivo delle pietanze vengono posizionate ai lati del tavolo delle composizioni di pesce crudo, ostriche, mazzancolle e scampi, ottimo devo dire, lasciando perdere le mazzancolle che proprio non mi vanno giu’. Proseguendo alcuni hanno optato per il primo, paccheri all’ astice, altri per il secondo. Il cameriere ci ha suggerito un fresco King Crab dell’ Alaska, granchio gigante molto raro e più tardi abbiamo scoperto molto costoso.. Dolci misti della casa, caffè, amari,ecc..Fino a qui niente da dire, tutto era stato veramente ottimo, parlando di qualità del cibo. Ma il salasso era in arrivo: Conto totale 1.680 euro, 140 euro a testa.Da qui è iniziata una discussione con il proprietario del locale, assolutamente non disposto a fare nessun tipo di sconto. Fra le voci del conto, spiccava un 336 euro per numero 1 King Crab. Il prezzo al kg, 100 euro, non ci era stato segnalato dal cameriere ed anche le altre portate erano per usare un eufemismo carucce. Al di la di tutto, penso che 140 euro siano davvero esagerati per un ristorante del genere. Purtroppo con l’ Euro ci siamo abituati a fare dei confronti, essendo i costi praticamente raddoppiati, rispetto alla lira italiana (cara vecchia!!!). Con 140 euro a persona si può mangiare in ristoranti molto più buoni e blasonati di questo. Alla fine io non ho polemizzato o discusso con il proprietario, ho messo i soldi sul bancone, salutato, ringraziato e sono uscito. Di sicuro in questo ristorante non mi vedranno mai più come cliente.
Giorgio Righi aka Harmonica