Sono basito. Gia’ tempo addietro vi avevo parlato di suo fratello minore e cioe’ del Brut Millesimato 2005 di Monzio Compagnoni, consigliandovelo per il rapporto qualita’ prezzo. Ora sono ” costretto ” a menzionarvi anche il Fratello maggiore, bevuto oggi: l’Extra brut millesimato 2004. Vino che inaspettatamente ha preso i 3 bicchieri sulla Guida Gambero Rosso Slow food 2009, ma che vi posso assicurare li vale tutti. Un giallo paglierino con ampi e notevoli riflessi verdognoli si vede nel bicchiere, bollicina molto fine e perlage persistente, quasi insistente. Al naso un sentore netto di agrume, tecnicamente direi quasi di buccia di limone grattugiata, note fresche, di lievito, meno potenti che in altri Extra Brut. In bocca ha il gusto che preferisco, secchissimo, salivazione continua con una nota fruttata che avvolge tutto il palato. Lungo, poderoso, quasi incessante. Veramente un Grande spumante italiano con il quale possiamo anche ipotizzare scomodi paragoni.