La neve ci ha fregati, la destinazione doveva essere Parma, ma ragionando abbiamo evitato inutili rischi e ci siamo diretti verso Modena. Da circa 7/8 anni non mettevo piede in questo Ristorante, che ha segnato almeno 10 anni della mia post adolescenza, praticamente tutti i venerdi’ sera e qualche sabato… Il ristorante e’ nel pieno centro di Modena, complimenti per la parcheggiata Chiara, comodo da trovare e da raggiungere a piedi. L’ambiente e’ minimalista, tavoli e sedie rigorosamente in legno, piu’ da enoteca che ristorante, ampi spazi tra un tavolo e l’altro, circa 50 coperti, ambiente caldo, caldo, caldo, caldo, mazza faceva un caldo…. L’ambiente e’ pulitissimo. Accoglienza cordiale e professionale. Veniamo fatti accomodare al piano di sopra, il tavolo rispecchia quello che ho scritto prima, molto grande per quattro persone, anche della mia stazza. Il menu’ e’ molto vario, cucina tradizionale e no, piatti rivisitati, selezione maniacale di salumi e formaggi, menu’ degustazione adattabile a persone celiache, non male davvero. La carta dei vini e’ un’opera d’arte, vastissima scelta con ricarichi veramente ridicoli, possibilita’ di bere grandi bottiglie a prezzi abbordabilissimi. Tanta Italia e poco resto del mondo.Inoltre, vari distillati e rhum al bicchiere, ottima selezione. Dalla carta del cibo scelgo, anzi prima abbiamo spiluccato alcune fette di salame e rubato qualche pezzo di formaggio ad una commensale, oscar per l’erborinato trentino, tipo Gorgonzola, Risotto alla Salsiccia con radicchio trevigiano. Dunque, la mia porzione aveva una eccessiva presenza di radicchio che probabilmente ha falsato il piatto. Il riso sembrava precotto e poi mantecato pure male. L’unione degli ingredienti non mi ha assolutamente convinto. Per secondo ho preso il Battuto di bianca modenese con cipolline all’aceto balsamico e patate al forno, piatto fantastico, carne tenerissima, ci sarebbe voluto un altro po’ di sale, ma il mezzo col quale lo si doveva tritare aveva qualche problema. Per dessert un assaggio di quattro dolci, dei queli ricordo con enorme piacere la panna cotta con i frutti di bosco e la spuma di rhum. Veniamo ai vini bevuti:
Ombroso Sangiovese di Romagna Doc Superiore Riserva annata 2004: sicuramente il miglior vino della serata, esplosione olfattiva fruttata al naso e opulenza, grassezza in bocca, vino in continua evoluzione. Meraviglioso. Produttrice Giovanna Madonia Romagna
Rosso Conero Doc 2003 Sassi Neri annata 2003: altro mostro, perfetto in bocca, meno sensazioni olfattive rispetto al Sangiovese, ma vino che potra’ anch’esso svilupparsi negli anni. Una garanzia assoluta. Produttore Fattoria Le Terrazze Marche
Igt delle Dolomiti bianco Essenzia Vendemmia Tardiva annata 2006: al naso, inconfondibili note di frutta bianca tipo pesca, in bocca fresco, acido e con un finale di fichi secchi da paura. Buonissimo. Produttore Azienda agr. Pojer e Sandri Trentino.

Abbiamo concluso la serata con caffe’ e ammazzacaffe’. In conclusione, felice di esserci tornato e di aver ritrovato la stessa atmosfera di anni addietro. I ragazzi al servizio tavoli sono educati, cortesi e ben preparati. Sulla cucina il mio giudizio e’ che puo’ migliorare, e’ vero ho assaggiato poco ma il risotto ancora oggi non mi sfagiola. Per le bevande invece, Oscar su tutti i fronti, forse la carta proposta meglio in assoluto, con tante chicche (cacc emitte, sciacchetra’ ndr) ripeto a prezzi onestissimi. Consigliatissimo! Buona Domenica

Osteria Stallo del Pomodoro
Largo Hannover , 63, 41100 Modena (MO)
Telefono 059 214664
Chiusura Domenica