Tango Malvasia Passita – Camillo Donati –

I suoi Lambruschi non mi piacciono. Saro’ retrogrado, saro’ tradizionale ma non riesco ad innamorarmene. Capisco però, dopo aver assaggiato questa meraviglia, come si possa osannare questo produttore. Scordatevi le malvasie Passite o dolci che conoscete, uscite fuori da ogni schema gustativo preconfezionato, regalatevi questa bottiglia pensando a tutto tranne che ad un vino normale. Gia’ dal colore, un dorato tendente all’ambra, capite che ci troviamo di fronte a qualcosa di estremamente particolare. Non essendo filtrato (credo) l’ aspetto e’ pure torbido. Il naso si apre con dei bellissimi sentori di fiori e di frutta appassita candita, spicca su tutti un odore di arancia estremamente intrigante, qualche nota di cedro e di frutta secca. La bocca regala sensazioni stupefacenti dedicandovi una dolcezza estremamente equilibrata, naturale. Potreste confonderlo con un vino non dolce. L’aromaticità del vitigno e’ preponderante. Grande PAI e interminabile finale. Indimenticabile con la sbrisolona.

Massimo Barbolini