Approfittiamo del primo sabato libero del mese di dicembre per la solita e sempre piacevole gita a Mantova, città che adoro per motivi culturali e gastronomici. Si respira sempre un’ aria diversa, la crisi c’e’ anche qui, ma lo spirito con il quale si combatte e’ decisamente diverso rispetto ai piagnistei continui che vedo nella mia di città. Il numero di ristoranti e bar nel centro storico e’ impressionante, questa volta pero’ scegliamo la Locanda delle Grazie a Grazie di Curtatone, frazione famosa per la presenza del Santuario omonimo dedicato dai pescatori alla Vergine per le rigogliose, floride e continue battute di pesca. Faccio notare che anche se la frazione avrà due abitanti in croce i ristoranti sono almeno 3. Premiato oramai da svariati anni con i 3 Gamberi della Rossa Italiana piu’ famosa e’ un posto molto accogliente già dall’ ingresso dove si viene accolti da camerieri educati, simpatici e molto cortesi. Il menu’ e’ ovviamente tipico della zona con piatti della tradizione mantovana e qualche chicca che viene cucinata giornalmente dallo chef e indicata a voce dal solerte personale. La carta dei vini puo’ soddisfare qualsiasi richiesta, un paio di aziende che utilizzo anche io e comunque prezzi decisamente nella norma. L’ inizio e’ stato decisamente travolgente con meravigliosi bigoli con le sarde e un abbondantissimo e strepitoso risotto alla pilota. Pasta cotta alla perfezione, gusti puliti e non soverchiati da aggiunte che a volte diventano insopportabili. Il seguito e’ stata un’ ottima selezione di salumi del posto con polenta, giardiniera, patate al forno e mostarda molto buone, mentre invece devo dire che il mio bollito non era nulla di che. Lingua discreta, cotechino deludente e salsa verde senza infamia e senza lode; ammetto che ultimamente ho fatto la bocca ai prodotti di Franceschini decisamente piu’ sapidi, equilibrati e succosi, quindi la prossima volta mi orienterò su un altro secondo piatto. Chiusura spettacolare con una torta di mele e zabaione veramente buonissima. Vino: un onestissimo lambrusco mantovano finalmente secco di Corte Pagliare Verderi da uve Salamino, Ancellotta e qualcosa d’ altro. Due caffè e 68 euri spesi benissimo. 
Indirizzo gastronomico di sicuro affidamento. Bravi. 


Ambiente: 15/20
Cucina: 25/40
Servizio: 20/20
Carta dei vini: 12/20

Massimo Barbolini