Chiudiamo, almeno per quest’anno la pratica AustroFrancoGermanica, con la devastante prestazione di questo indescrivibile vino. ” Questo non e’ lambrusco “, citazione d’obbligo dopo la disfida di domenica scorsa. La difficolta’ nella quale viene messo il degustatore parte dal colore. Se vi dicessi che ricorda l’ incredibile Hulk messo in candeggina per alcuni secondi? Oppure il fondo di una coppetta di gelato ai gusti pistacchio e limone mescolati insieme? Bingo! Ecco, questo rende bene l’idea. La parte olfattiva si apre in maniera sbalorditiva. Zolfo, limone,pesca, e quasi roccia vulcanica. Arrogantissimo il ragazzo mentre si arrampica nelle narici provocando una spinosita’ innocua. Vino forte e pensieroso. A volte la delusione e’ dietro l’angolo, qui no, siamo ben lontani. Freschezza, acidita’ dominano il palato, mentre la cavalleria gustativa ritorna in modo perentorio. Cosa c’entrano i cavalli? Questo vino trotta e galoppa verso le papille in modo stordente ed inebriante, infinitamente complesso anche nella beva, stranamente semplice. Persistene e lunghissimo. Il lessico limitato m’ impedisce di argomentare meglio questo ” di vino “. Dimenticavo, tappo a vite, matura per 30 anni. I primi 4 non si sentono. Un grande assaggio.
Massimo Barbolini
BERNHARD OTT ROSENBERG RESERVE
GRUNER VELTLINER 2005 TROCKEN