All’ ultima degustazione della Velier ne ho sentite veramente di tutti i colori: ” tutti i vini del Medoc fanno schifo, ho stappato e buttato via tanti Margaux che voi non ne avete idea, sono vini che non durano ( ahahahahahahahahahahahah ndr ) “, insomma concludendo,  definire invasato il selezionatore di questo distributore e’ una gentilezza. Comunque, fortunatamente c’e’ stato altro, soprattutto questo splendido bianco fermo da uve cortese, sauvignon, vermentino, favorita e arneis. Travolgente sia al naso che al palato, l’ uvaggio e’ un concerto di Capodanno, assolutamente perfetto.
Straordinariamente bevibile, lungo e persistente. Costa poco, anche in enoteca.
 
Massimo Barbolini