Vinitaly e’ appena terminato e dato che gli appunti sono ancora ” caldi ” le sparo subito grosse:
Più: i vini di Croci. splendidi tra i quali uno strepitoso gutturnio frizzante 2010.
Più: Arianna Occhipinti, non esistono nel mio mondo vini dalla bevibilità semplice, appagante, sessuale come questi. Il frappato poi è un godimento assoluto, gigantesco anche il Siccagno.
Più: i vini di Collestefano, anzi il vino, Verdicchio di Matelica fatto alla perfezione sia nell’ annata 2011 che 2012.
Meno: Dettori e mi dispiace tanto, vini deludenti, in primis il Dettori bianco, unica eccezione il Tenores, travolgente.
Più: Fondo San Giuseppe, qualcosa di travolgente l’ annata 2012, spettacolo assoluto l’ Esor uvaggio chardonnay e moscato rosa.
Più: Muri Gries, Pinot nero 2012 buonissimo, Lagrein base e linea Abtei eccezionali. Ogni anno sempre meglio.
Più: Pfitscher, la miglior azienda altoatesina per quello che mi riguarda. Pinot nero Matan e linea ” Stoass ” vini dal carattere violento e indimenticabile.
Più: Fattoria Le Terrazze, passano tempo e stagioni ma quest’ azienda rimane ben salda ai primi posti. Bravi.
Meno: Buondonno, mi riprometto di assaggiarli quanto prima, ieri troppi difetti olfattivi per giudicarli, scomposti al palato e inesistente la persistenza.
Uguale: Abate Nero, sono rimasto perplesso dall’ extra dry, entusiasta dall’ extra brut, indifferente al Domini, sbavante per il Pinot Nero..
Più +++: Montevetrano, vini folli, un 2008 da favola forse il miglior assaggio della manifestazione.
Più +++: Terra di Lavoro, appagamento totale. Vino di un equilibrio imbarazzante. In entrambe le annate degustate.
Più ++: Benito Ferrara, bianchi straordinari, grande mineralità ed estratto importante.
Meno: Giovanni Montisci, non mi sono piaciuti neanche un pò. Molto indisciplinati al naso e troppo evoluti.
Uguale: Marco Sara, da riassaggiare anche questi appena possibile, beva interessante ma il resto?
Più +++: Tenuta di Castellaro, vini sapidi per non dire salati, vento e mare nel bicchiere, stupendi.
Più ++: Azienda agricola Selve, forse non tutte le annate erano buone,un solo vino a base nebbiolo che in queste zone prende il nome di Picotendro.
Più +: Azienda agricola Carussin, uno degli assaggi piu’ intriganti del Vinitaly, Barbera AsinoI 2011.
Più: Primoz Lavrencic, sono riuscito ad assaggiare solo il Burja Bianco uvaggio di riesling italico, malvasia istriana e ribolla. Verso l’infinito e oltre. Sbrodolo.
Più +++: Binner, vini celestiali, cremant ottimo, riesling strepitoso e pinot nero eccellente.
Più +++: Fonzone, senza dubbio la scoperta del Vinitaly 2013. Per caso, era di fianco a Picariello e abbiamo giocato il jolly. Giornata di estasi con le annate 2011 e 2012 sia del Fiano di Avellino che del Greco di Tufo, ma la chicca sono stati i Magnum Sequoia di Fiano con leggero appassimento in vigna…Frutta bianca matura e un bouquet indimenticabile.
Più: Ciro Picariello, onestamente non ho trovato in questi vini, parlo dei bianchi fermi, tutta questa enfasi olfatto gustativa, ma il metodo classico ” brut contadino ” e’ straordinario.
Più +++: Marisa Cuomo, ogni volta che li assaggio mi domando come possano uscire vini di una struttura ed eleganza del genere.Eccezionali.
Meno: Santus, la persona che mi ha consigliato gli assaggi di questa azienda della Franciacorta di solito non sbaglia mai perche’ conosce i miei gusti, c’e’ sempre una prima volta..
Più +++: Fattoria San Giusto a Rentannano, vini travolgenti, tutti quanti. Chianti Classico 2011 e Percarlo Top Player!
Più: +++: Bera Vittorio e Figli, difficile fare un moscato meglio di questo, poi si aggiungono due barbera straordinarie delle quali una mossa..Bingo!
Più +: Terre a Mano Bacchereto, bianco fermo e vin santo da assaggiare tra qualche tempo, carmignano sempre superbo!
Uguale: Domaine Prieure Roch, Clos de Vougeot 2009 di un altro pianeta, già elegante ora, ma Nuits 1er cru e Le Clos de Corvées sempre 2009 rimandati a settembre, troppo sporchi. E’ decisamente l’ uva piu’ complessa da gestire in vigna..Se scegli la bottiglia giusta sei in paradiso, altrimenti rischi di aver speso una fortuna e di non averne goduto del contenuto.
Più +++: Domaine Ballorin et Fils, il vino degustato: Bourgogne rouge ” Le Bon ” 2011, appunto.
Più +++: Storchi, miglioramenti esponenziali per questa piccola azienda reggiana che avevo assaggiato qualche anno addietro. Il Pozzoferrato e’ un grande lambrusco, il Perivana riserva e’ un rosso da uve cabernet con prospettive di vita lunghissime, per non parlare del Nero Duva blend di ancellotta e malbo. Chapeau.
Più +++: Sartarelli, una delle aziende del mio cuore. Ho ancora 3 bottiglie di Balciana 1997 che custodisco come figli. La 2010 si conferma un’ annata strepitosa, buonissimi anche il Classico e il Tralivio. Ottima la bollicina di Verdicchio e commovente il passito. Tanto bravi coi vini , quanto antipatici e apatici col prossimo.
Meno: Nicodemi, a parte il Neromoro e il gradevole Cerasuolo gli altri mi sono sembrati vini svogliati, senza timbro autoctono e possibilità di maturazione.
Più +++: Tre Monti, Albana e Trebbiano 2012 freschi, acidi e beverini che piu’ non si può. Campo di Mezzo sangiovese base buono, Petrignone che e’ la Riserva ottimo e il Thea chiude con finezza.
Più +++: Elena Fucci, Titolo, vero e proprio vin de garage, Buonissimo.
Più +: Argiolas, punto di riferimento assoluto per la Sardegna con deviazioni spaziali e cosmiche. Extraterrestre il Turriga 2008.
Più +++: Borgo la Gallinaccia, un gran bel Franciacorta in tutte le sue espressioni. Extra brut sopra gli altri, buonissime anche le sboccature di qualche anno indietro.
Più: Bellavista, che non mi piacciano i vini di questa azienda e’ oramai assodato, sono troppo perfetti, dolci, carini, educati e non mi trasmettono passione e sentimento. Pero’ tecnicamente sono vini fatti benissimo, Rosè e Pas Operè su tutti, sempre millesimati e con sboccatura in etichetta.
Meno: Costaripa, esclusa la riserva rosè gli altri sono tutti uguali, zucchero filato e basta. Oltre a non piacermi sono vini fatti con lo stampino. Si vendono tanto e bene, hanno ragione loro.
Più +++: Podere il Saliceto, li seguo oramai da 5 anni e il nostro rapporto si sta trasformando in amicizia e prima o poi smetterò, per palese conflitto d’ interesse, di scrivere di loro, ma cazzo vogliamo parlare di quanto siano strepitosi, eccezionali, goderecci, gustosi, Bi Fri – Malbolle e Falistra? Bravissimi!
Ho assaggiato anche altro ma queste sono le aziende che piu’ mi hanno colpito. Prossimamente pubblicherò anche i soliti giudizi dell’ amico sommelier Paolo Benetti. E’ stato un bellissimo Vinitaly anche per merito del Vivit, degli ultimi 10 sicuramente il piu’ interessante. In tante zone l’ annata 2012 è stata scarsa come produzione ma di qualità eccelsa. La mia speranza e’ che nei prossimi anni si unifichino tutte le manifestazioni che si accavallano sempre nelle stesse date, tanto si tratta sempre di vino, o no?
Massimo Barbolini
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