Ho appositamente aspettato qualche giorno per scrivere alcune righe su come ho mangiato a Roma perche’ la prima reazione appena sceso dal treno sarebbe stata quella di gridare, UNA SCHIFEZZA IMMONDA. Per tante ragioni, prezzi incomprensibili, porzioni scandalose, cotture indecenti, sapori insignificanti, prezzi dei vini allucinanti e forse la peggiore, la sensazione che chi ti sta servendo ti pigli sempre per il culo. Si, mi dispiace tremendamente, ma hai sempre questo malaedetto fastidio che ti parte dal fondoschiena e ti arriva al cervello. I vini dicevo all’ inzio, per darvi un’ idea, calici di Frascati a 5.50€, bottiglie al tavolo, tutte, a non meno di 16@, Lambrusco Pederzana a 24€, Cuvee Prestige di Ca’ del Bosco a 49€, ma il Top e’ stato un quartino di vino sfuso a 6.50€….Un litro sarebbe stato 26€? Di vino sfuso?… La sensazione scrivevo, non in tutti s’intende, ma diciamo che quelli frequentati dalla maggioranza dei turisti emanano questo odore di perculismo francamente molto sgradevole. Dove ho mangiato bene? Osteria dell’ Ingegno Piazza di Pietra 45, Enoteca Corsi Via del Gesu’ 87/88, Open Baladin Via Degli Specchi punto. Gli altri? Assolutamente da evitare per puro ladrocinio turistico, presa per i fondelli acuta con al primo posto e difficilmente raggiungibile per distacco incolmabile il Ristorante Al Presidente in Via in Arcione 95, il punto piu’ basso della ristorazione romana come rapporto qualita’ prezzo. Direte voi, sei vicino al Quirinale, sei nella caput Mundi, embè? Sticazzi, 90 € per 1 Bruschetta (una di numero), 1 antipasto di polipo, 1 rigatoni cacio e pepe, 1 tagliatella funghi porcini, 3 calici di vino, 2 caffe’. Tenete presente che la somma algebrica dei prezzi presi dal menu’ faceva cosi’:1 Bruschetta 5€ 1 Polipo 16€ 1 Rigatoni Cacio e Pepe 10 o 12€ sinceramente non ricordo, le altre pietanze (1) e i calici di vino non erano prezzati da nessuna parte, quindi la ricostruzione massima arriva a 33€, ma sticazzi (ancora) da Velletri e gli altri 57€???? Mi volete dire che per un primo, tre calici di vino e due caffè dovrei aver speso 110367,39 lire italiane? No mi dispiace ma non ci siamo proprio. Per non parlare poi della ricevuta fiscale, prima un conto fatto probabilmente con la bilancia della pesa dei salumi, poi alla vista della mia faccia da ebete, uno scontrino fiscale di 90€ senza le singole voci. Era il secondo giorno di vacanza, non me la sono sentita (sbagliando) di contestare e alzare la voce, ma c’e’ stato qualcuno al posto mio che l’ha fatto, indi questi qui sono più che recidivi. Dispiace non essere potuto andare da Settembrini ( pieno zeppo), Roscioli ( non e’ mai stato nel tragitto) e soprattutto Hostaria Glass aperta solo alla sera ( C@@@O). Discreto pranzo a Trastevere con spesa ridicola e mancato anche il Testaccio. Il resto? Città meravigliosa, gente stupenda ( fuori dai ristoranti), sole, acqua a catinelle a S. Pietro, dove la Benedizione di Benedetto XVI° e’ palesemente servita perche’ all’ uscita di un ristorante mi e’ crollata a non piu’ di 20 centimetri dalla testa la veranda estiva, tanti turisti, frasi in romanesco da ricordare e dimenticavo, superconsigliatissimo, Bed and Breakfast Imperial Inn Via del Viminale 66, certo non a buonissimo mercato soprattutto in alta stagione, ma in questo periodo e’ un affare. In sostanza, la città città piu’ bella del mondo dove ritornerò e imparata la lezione eviterò accuratamente alcune zone gastronomiche, peccato per quella sensazione di cui sopra.
Massimo Barbolini
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