Ovada Docg Riserva Nonno Rucchéin 2012 – Cascina Boccaccio –
Sembra che il blocco dello scrittore sia passato. L’etichetta piu’ brutta della storia dell’ enologia italiana porta invece dentro al vetro un grande, grandissimo rosso da uve Dolcetto versione Ovada la più sfigata, diciamocelo, secondo i piu’, ma perche’ non hanno mai bevuto questo. Col colore di questo vino potete tranquillamente dipingere una parete della vostra camera, perchè piu’ bello di cosi’ si muore. Il naso e’ di una eleganza difficilmente reperibile sul mercato, si erge una bella base di mandorla accompagnata da una frutta molto delicata, le note di legno arrivano ma non sono fastidiose come Renzi. In bocca e’ da godere, tracannare, esagerare, fate voi, uno spettacolo per le papille gustative. Passa 24 mesi in legno ed e’ vendemmiato a fine settembre a mano. I proprietari sono simpaticissimi, pensate che a Levizzano stavamo per farci una canna insieme, no scherzo!
Massimo Barbolini
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