Vino Spumante di Qualità ” Vo’ ” Rosè de Saignee Vendemmia 2010
Brut Dosaggio zero – Az. Agr. Vallarom –
Finiamo il 2013 coi botti, in tutti i sensi. La bottiglia me la sono pagata come quasi tutte quelle che assaggio, tanto da sgombrare le menti torbide delle nuove penne virtuali che la continuano a menare con l’ eticità, la correttezza, e bla bla bla. Quando sono loro stessi i primi a bombardare il web con falsi prezzi, demagogia, balle, perche’ raccontano un sacco di balle, ignoranza, in un settore che avrebbe invece bisogno di tutt’ altro ma tanto e’. Rassegnamoci, se io negoziante acquisto da un produttore vino a 10€ + iva e lo rivendo a 18€, ricordo alle menti sopraffine e custodi della verità insindacabile che e’ al 22% quasi un quarto dell’ incasso, iva compresa sono un ladro e pure farabutto. Per non parlare di cosa viene scritto sui produttori ” perchè sai una volta pressata l’ uva il vino viene da solo, loro stanno li a guardare la luna, contano le pecorelle, e dopo due mesi hanno le bottiglie già confezionate e pronte per il commercio “. E chi spara queste boiate? Quasi sempre gente che non e’ del mestiere, gente ( non sono persone ) che ha il culo parato da stipendi sicuri, gente che non ha la minima idea di quanto costi un dipendente all’ anno, di quanto costi un etto di pasta fatta a mano, gente che non conosce quanto sia l’ incidenza della burocrazia sulle nostre spalle, gente che ti fa addirittura i conti in tasca, gente che non avrebbe mai il coraggio di lasciare il proprio orticello per avventurarsi nel mondo vino, dietro ad un bancone, a vendere, a contatto con le persone e soprattutto che non farebbe mai 60 ore la settimana di lavoro perchè i gomiti gli tirerebbero un pò troppo. Ma avete mai potato 30 ettari di vigna a dicembre e gennaio con le italiche temperature? Ma avete idea di quanto costi mantenere una azienda che produce vino? NO, NON l’ avete e continuate a scrivere PORCATE. In poche e semplici parole non ne posso piu’ di leggere cose che non stanno ne in cielo ne in terra e la promessa per il 2014 e’ quella di cominciare a tirare fuori la katana e seppellire definitivamente il fioretto. Basta ipocrisia. Dopo questa bellissima filippica che non interessa a nessuno andiamo ad elogiare questa meraviglia di vino. Non ho mai assaggiato un rosè metodo classico italiano cosi’ buono. Colore rosa canina carico tendente alla fragola. Fragola che si ripresenta al naso con pulizia olfattiva perfetta. In bocca ha una splendida bollicina croccante, fine ed elegante. Persistente, avvolgente, secco, tagliente con una leggera nota di mandorla, finale degno di un grande prodotto. Stupefacente. Ovviamente da uve Pinot Nero in purezza. La bollicina giusta per questo brindisi. Buon 2014.
Massimo Barbolini
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