Per Aldo, Giovanni e Giacomo era il Paradiso della Brugola per noi enogastroappasionati e’ il Paradiso del *Gurmet*. Altro non mi sovviene per descrivere l’ entusiasmo che si prova già dall’ ingresso di questa insolita Macelleria dove si puo’ acquistare, affettare, asportare, bere e persino desinare. Gia’ perche’ all’ apparenza sembra di dover mangiare in un fast piu’ che slow food ed invece nulla di piu’ scorretto e’ stato questo mio primo pensiero. Dicevo, si mangia, diciamolo subito da Dio. La base e’ la povera mucca Limousine che viene servita in quasi tutte le sue grazie. Ma ogni tanto ci si infila anche qualche piatto del di’ e dopo 150 chilometri di strada quasi sgombra, in una giornata baciata dal sole e piena di Iphone, Ipad, fotocamere e cipollotti mangiati la sera prima, volete che non li si assaggi? Ecco, dopo aver iniziato con una lieve ma consistente selezione di salumi e formaggi con alcune chicche tipo un Taleggio da strappamutande, la “solita” mortadella di Pasquini, qualche fetta di chorizo elegantissimo e una mozzarella di bufala che tanto per non scrivere cose scontate ” si scioglieva in bocca ” si arriva inmenchenonsidica al primo piatto. Parentesi abbeveraggio: aperitivo ( comincio ad odiare questa parola ). Spumante Metodo Classico Brut a base Durello 36 mesi produttore Fongaro, davvero buono, ottimo consiglio. Con gli antipasti, Jakot 2004 di Radikon, stiamo tutti bene, chè thè verdè al nasòòò….Dicevo i primi piatti, scegliamo dalla carta parlante ( questo non mi piace, esigo la carta del cibo e del vino in qualsiasi materia tranne quella vocale ), Maccheroncini con ricotta fresca, cozze e vongole, Lasagne e Tortelli burro e salvia con ripieno di ciccia. Per ciò che riguarda lo scrivente i maccheroni erano decisamente un paio di gradini superiori alla media. Solitamente non e’ abbinamento che impazzire mi fa ( formaggio e pesce ), ma in questo caso e’ stato successo sicuro, pasta fragrante, cottura perfetta, ingredienti azzeccati. Sugli altri due primi sono decisive le eiaculazioni canore di Salvatore e il silenzio totale dell’ Ingegnere. Sono decisamente piaciuti. Nel frattempo e’ arrivata anche la maestosa Ribolla di Damijan Podversic annata 2008. Si prosegue con qualche assaggio della meravigliosa carne in varie versioni: millefoglie, Damburgher ( eccezionale ), tagliata e battuta a coltello in duplice versione. Ogni piatto curato con dedizione e tecnica. Tutto decisamente sopra la media, carne davvero speciale, anche il Barbaresco Fausoni 2007 di Sottimano si esaurisce in un battito di ciglia. Chiudiamo con eccellente gelato al mascarpone, allo zabaione, la mitica millefoglie Perbellini abbinati all’ aristocratico Pedro che chiude il cerchio enogastronomico della giornata. Caffè ovvi.
Cosa mi e’ piaciuto: tutto, praticamente, anche i 95 € a persona che abbiamo speso. Ci ritornero’ di sicuro. I piatti valgono il viaggio. La carne e’ decisamente di un altro pianeta, le oltre 900 etichette a scaffale dal quale si puo’ tranquillamente scegliere la bottiglia da bere al tavolo sono quelle finezze che a me piacciono da morire, ma che possono fregare noi vinodipendenti.
Cosa non mi e’ piaciuto: Non c’e’ la carta del cibo, o perlomeno alla mia richiesta specifica mi e’ stato detto di no. Non c’e’ la carta dei vini o perlomeno alla mia richiesta specifica ( eh che scassa minchia che sei Barbolini ) mi e’ stato detto di prendere dallo scaffale. Detto e fatto, ben visibile la scritta ” che i prezzi si intendono d’ asporto “, okay ci sto. La prossima volta pero’ mi dici che quel metodo Classico che gentilmente hai proposto come aperitivo, io lo faccio sempre, lo fate pagare 65€ al tavolo. Con tutto il rispetto, mi bevo uno Champagne. Grazie.
Massimo Barbolini
Una meravigliosa Ribolla
Metodo Classico 36 mesi di Durello. Buono
Ottimo Barbaresco
Sublime. Al naso note di lime e thè verde
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