Una delle cose che sinceramente mi fanno incazzare, e’ quando qualcuno mi dice che i vini italiani bianchi non sono in grado di reggere nel tempo. E’ vero che non tutti i vitigni sono capaci di evoluzioni positive in bottiglia ma sono certo che almeno, Soave, Verdicchio, Trebbiano d’Abruzzo e in qualche caso Sauvignon e Chardonnay hanno questa capacita’. Fatte queste premesse, sabato sera ho aperto ed assaggiato il Soave Classico Doc Contrada Salvarenza Vecchie Vigne dell’ Az. Agr. Gini anno del Signore 2003 (garganega 90% trebbiano 10%). Un colore oro quasi accecante, con riflessi verdi, anzi quasi verdoni nel bicchiere. Gia’ da questo mi aspetto sensazioni olfattive esplosive, che puntualmente arrivano, di frutta bianca matura, pera, mela e mineralita’ possente. In bocca e’ caldo, quasi grasso, lungo, persistente di una complessita’ e piacevolezza estrema. Il tempo non ha scalfito l’eleganza e la potenza di questa perla del nostro mondo. Abbinato ad una serie di formaggi (fontina valdostana-asiago-pecorino) con una marmellata di arance e cipolle tendenzialmente dolce si e’ rivelato per tutto cio’ che e’. Un capolavoro nel bicchiere. Prezzo tra i 18 e i 24 euro in Enoteca.
AZIENDA AGRICOLA GINI SANDRO E CLAUDIO
Via Matteotti, 42 – 37032 MONTEFORTE – Verona – (Italy)
capisco che ti dobbiamo dare retta in quanto re dell’enologia di via trento trieste e non solo….
ma avrei voluto vedere te al mio posto in Ungheria con questi vini bianchi tenuti in cantina degli anni..
…. erano AGGHIACCIANTI!
e comunque
visto che mi fido di te
proverò un soave al più presto
baci
Immagino la tua faccia….
Prova poi mi dirai..
Baci Massimo