Tornando alla splendida giornata di lunedi’ 19 ottobre, non posso non parlarvi di uno champagne che mi e’ rimasto impresso. Il Brut Zéro (non dosato) di Georges Vesselle 2002 e’ una ottima rappresentazione di come si lavora il pinot nero, modestissimo parere. La cosa che ha colpito il sottoscritto e’ la semplicità complicata di questo vino. Tralasciando il colore e la brillantezza che ormai sono tutte molto simili, il naso aveva note ossidate e quasi salmastre, note erbacee, mielose. Estrema secchezza, quasi salato, molto lungo, persistente con grande acidita’. Il finale e’ bello. Come dicevo prima uno champagne semplice da bere ma complicato da descrivere. Un gran bel prodotto del quale pero’ ho dimenticato il prezzo. Chiedo venia.
Massimo Barbolini
Georges Vesselle Grand Cru Brut Zero 2002
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