Difficilmente, anzi penso di non averlo mai fatto, parlo di aziende in particolare, ma dopo aver assaggiato la freschezza, complessità e piacevolezza di questi vini due parole le devo spendere. Intanto prendere la macchina e farsi 550 km andata e ritorno per farmi assaggiare i vini e’ sicuramente nota di eleganza che non passa inosservata, poi vengono i vini che definirei nella loro semplicità tipici e piu’ che territoriali. La Lacrima di Morro viene prodotta in due versioni, una con piccolissima parte passata in botte che non altera la straordinaria complessità e varietà olfattiva dove spiccano sentori nitidi di rosa e geranio. L’ altra ancora in divenire, possente ed impegnativa ma ancora molto acerba. Due vini con caratteristiche comuni che si differenziano abbastanza nettamente. Poi si passa agli altri vigneti che hanno sempre all’ interno di Doc ma quella del Verdicchio. Il volgarmente detto ” base ” con note olfattive fruttate con spunti floreali, mentre la ” Selezione ” viene vendemmiata leggermente tardivamente, olfatto decisamente piu’ intrigante e ottima prestanza gustativa con ritorno tipico del tardivo. Quattro assaggi che nel tempo miglioreranno di certo. L’ azienda e’ nata nel 2005 quindi ha tutta una vita ancora davanti.
Massimo Barbolini
Verdicchio dei Castelli di jesi d.o.c. 2009
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